Risparmio e Investimenti (i PIR, i PAC..)

Risparmio e Investimenti (i PIR, i PAC..)

(A cura di Giulia Paolini)

Il periodo storico che stiamo vivendo pone l’attenzione su un tema che a volte risulta scontato: il risparmio. 

Quando le spese diventano elevate o, come sta accadendo ora, il nostro potere di acquisito si riduce, è necessario più che mai tenere traccia delle nostre uscite finanziarie. 

Economicamente parlando con il termine risparmio si intende proprio la rinuncia a consumare una parte del reddito netto. Ma, come detto sopra, prima ancora di riuscire a “tagliare” alcune spese, è necessario tenerne traccia. 

Per farlo in realtà bastano alcuni piccoli accorgimenti: ad esempio, durante la giornata lavorativa quante volte capita di prendere dei caffè? Oppure snack alle macchinette? O, allo stesso tempo, capita frequentemente di uscire fuori a pranzo e/o a cena.

Queste piccole spese ripetute ogni giorno possono avere un forte impatto sui costi totali del mese.

Il primo passo quindi è provare a tenerne traccia: banalmente potremmo scrivere ciò che spendiamo e ad oggi ci sono numerose applicazioni che aiutano a raggiungere l’obiettivo. Un altro modo potrebbe essere sfruttare l’estratto conto della propria carta di credito, anche se non tutte le spese che sosteniamo avvengono in questa modalità.

Dopo questo passo fondamentale si è in grado di capire quali sono gli ambiti che possiamo migliorare e dove si può risparmiare; per cercare però di far fronte alla perdita di potere d’acquisto è necessario un ulteriore step: tolta la liquidità necessaria per le spese correnti si hanno differenti possibilità di investimento, che contribuiscono nel lungo periodo ad aumentare il risparmio accumulato. La tematica dell’investimento è strettamente legata a quella del risparmio e più in generale dell’educazione finanziaria: la maggior parte delle persone non riesce a gestire il proprio risparmio e non è sufficientemente informata per procedere con gli investimenti.

In realtà è più facile di quanto si pensi: ci sono intanto figure specializzate come i consulenti finanziari o i gestori della propria banca che possono guidare i propri investimenti al meglio.

Non è inoltre necessario avere grandi somme per iniziare ad investire e ad esempio lo si potrebbe fare investendo nelle piccole medie imprese locali/italiane, in modo da supportare il business nazionale. Esistono infatti strumenti finanziari (in questo caso fondi di investimento) ad hoc, chiamati PIR, che consentono di investire somme differenti in realtà aziendali italiane, avendo allo stesso tempo un importante sgravio fiscale per tutta la durata dell’investimento.

Qualora non si avesse a disposizione un reddito fisso molto elevato, si potrebbe pensare anche ad un investimento periodico (mensile, trimestrale, semestrale), indicato con il termine di PAC, di piccoli importi, in modo da riuscire ad accumulare somme più consistenti con il passare del tempo.

Queste però sono soltanto alcune delle possibili soluzioni di investimento; tutti possono iniziare ad investire in sicurezza!

Il consiglio è sicuramente quindi concentrarsi in primis sul risparmio, facendo un’attenta pianificazione finanziaria stimando entrate ed uscite; successivamente è necessario capire quanto del proprio reddito/risparmi e/o altra fonte di sostentamento è possibile risparmiare e/o investire. È necessario però avere sempre un fondo di emergenza, ossia una parte di denaro liquido da lasciare sul conto in caso di emergenze.

Ciò vale per i risparmiatori, ma, mutatis mutandis, anche per le aziende.