FINTECH E INNOVAZIONE

FINTECH E INNOVAZIONE

(A cura di Alessandro Zingaro)

La centralità della TECNOLOGIA nelle decisioni strategiche aziendali e, in specie, all’interno del sistema finanziario, ha condotto all’adozione di un’estensiva gamma di innovazioni in termini di operazioni, servizi, processi e prodotti.

In questo caso, si tratta dell’approccio della tecnologia al business finanziario odierno, la cosiddetta tecnofinanza, terminologia proveniente dall’inglese, financial technology” (FinTech), che sta avendo numerosi risvolti in vari ambiti dell’economia, tra cui il sopracitato sistema finanziario.

L’innovazione finanziaria determinata dalla tecnologia riflette un grande interesse tra gli studiosi della materia, ovvero gli investitori, ma, più in generale, sviluppa un rilevante coinvolgimento per quanto concerne l’ambito dei consumatori.

Un tipico esempio di “sviluppo FinTech” è dato dalle Mobile App delle banche: software installabili sugli smartphone commerciali, i quali consentono l’utilizzo dell’home banking da parte di consumatori e piccoli investitori. Tra i diversi servizi offerti tramite questi applicativi, la banca permette di tenere traccia delle disponibilità dei propri conti correnti, effettuare investimenti, trasferimenti di denaro e numerose altre operazioni per le quali un tempo era indispensabile l’operatività del “fattore umano”, poiché l’unico in grado di compiere determinate mansioni.

Se da un lato l’ambito della tecnofinanza può essere un vantaggio competitivo in termini di sviluppo per gli intermediari tradizionali, dall’altro una crescente concorrenza è data dalle grandi aziende tecnologiche di fama internazionale, le quali, ad oggi, grazie alla loro abilità nello studio e nella ricerca dei dati, sono in grado di sviluppare una qualche forma di servizio finanziario. Si pensi, ad esempio, ai vari software di pagamento, offerti per mezzo dei dispositivi mobili, che ci permettono di effettuare transazioni di denaro per mezzo di un collegamento virtuale con una o più carte di pagamento (la cui presenza fisica all’atto dell’operazione era fino a pochi anni fa insostituibile).

Non abbiamo una definizione univoca e generalmente riconosciuta in merito al termine “FinTech”, ma possiamo interpretarlo come una nuova forma di industria finanziaria, basata sullo sviluppo della tecnologia, non solo al fine di garantire una maggior efficienza all’interno dell’attività finanziaria ma, in particolare, allo scopo di garantire una semplificazione delle attività e delle operazioni rivolte al soddisfacimento dei bisogni quotidiani e tipici dei consumatori.

In genere, si parla di strumenti che permettono di processare pagamenti, di nuove forme di intermediazione finanziaria, di operazioni di gestione del rischio, ma anche di architetture differenti e di più recente sviluppo quali le DLT (Distributed Ledger Technologies), di cui la Blockchain è uno dei principali applicativi e attraverso cui sono sviluppate le cosiddette cripto attività.

Spesso al termine FinTech si associa quello di startup, ossia di attività economiche emergenti usualmente proponenti progetti molto interessanti e per il cui sviluppo i fondatori sono frequentemente alla ricerca di finanziamenti di terzi.

Non è casuale che, grazie all’avvento di internet e delle principali tecnologie odierne (e alle loro potenzialità offerte in termini di ricerca e di attuazione di nuovi progetti, anche a basso costo), si siano realizzate nel tempo crescenti possibilità di sviluppo e di diffusione di queste forme imprenditoriali.

È interessante notare, come dimostrano i dati del Ministero dello Sviluppo Economico, che nell’ultimo trimestre del 2021 in Italia erano 14.077 le startup c.d. innovative iscritte nel registro delle imprese. Si evidenzia, in particolare, il grado di digitalizzazione apportato da queste attività: di fatto circa il 75% di esse offre servizi digitali alle imprese.

Altri dati considerevoli derivano dall’indagine Fintech nel sistema finanziario italiano effettuata da Banca d’Italia verso la fine del 2021.

L’analisi evidenzia diversi investimenti in ambito FinTech da parte della nostra industria finanziaria: difatti, con un ammontare di poco superiore al mezzo miliardo di euro, circa 96 intermediari stanno finanziando 329 progetti innovativi.

Tra questi progetti e obiettivi prevale lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi (al 21,3%). Solo secondariamente si osservano interessi come la realizzazione di nuovi canali distributivi, la semplificazione e l’innovazione dei processi, la riduzione generale dei costi e l’incremento della soddisfazione della clientela.

Tra le varie aree di business degli intermediari, alcune hanno riportato particolari interessi per obiettivi specifici, altre invece sono rimaste più generaliste.

In particolare, nell’area insurance si denota prevalentemente un approccio volto allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi per oltre il 65% degli obiettivi complessivi dell’area; segue, al secondo posto, l’intento di creare nuovi canali di distribuzione.

Per quanto concerne l’attività di credito, essa mantiene una distribuzione più omogenea degli obiettivi complessivi sopra citati, rilevando però delle piccole preferenze nei confronti dei due intenti esposti per l’area insurance.  

Diversamente, quella di governo societario mira maggiormente alla semplificazione dei processi (circa il 40% dei suoi obiettivi), mentre quella di investimento si prefigge principalmente lo scopo di garantire una maggiore soddisfazione dei propri clienti (oltre il 35% dei suoi obiettivi).

Infine, è interessante citare le modalità con le quali vengono attuati questi progetti. In diverse situazioni si tratta di vere e proprie realizzazioni interne all’azienda (al 18,2%), molti vengono affidati a terzi, ad esempio, a società di consulenza o incubatori: tuttavia, la maggioranza di questi (il 36,5%) viene promosso da società Fintech, segno che quanto discusso sta assumendo una tendenza positiva ed è probabile che, anche in Italia, possa assumere delle posizioni centrali almeno nel medio periodo, come già si è manifestato al di fuori dei nostri confini.