Growth Equity: dinamicità e attrattività della crescita.

Growth Equity: dinamicità e attrattività della crescita.

(A cura di Sara Benedetta Carazza)

Negli ultimi anni, l’interesse degli investitori si è rivolto sempre più verso il settore degli investimenti alternativi, tanto che si è registrato un progressivo e rapido aumento della percentuale dei portafogli di investimento allocata su tale asset class. L’attrattività del mercato dei capitali privati è riconducibile a due aspetti fondamentali:

  • l’elevata diversificazione offerta rispetto agli investimenti tradizionali,
  • rendimenti particolarmente elevati rispetto a quanto offerto dal mercato.

All’interno della più ampia offerta del mercato dei capitali privati, un settore che assume particolare rilevanza è rappresentato dal Private equity, con un valore di circa 6 mila miliardi di dollari.

Quest’ultimo può essere ulteriormente segmentato in base alle strategie di investimento perseguite dai fondi, le quali si differenziano fra:

- Venture Capital,

- Growth equity,

- Buy-out.

Ponendo particolare attenzione sugli investimenti di Growth equity, tale segmento di mercato ha registrato un vero e proprio rally nel fundraising, così come nel volume dei deal realizzati. La strategia perseguita dai fondi di Growth equity si differenzia sia dalle operazioni di Venture Capital  e sia dalle operazioni di Buy-out, in quanto si focalizza sull’acquisizione di quote di minoranza in aziende che, seppur giovani, si presentano come già avviate e strutturate. Si tratta di imprese caratterizzate da una crescita estremamente rapida e in grado di generare un valore potenziale ancor più elevato.

La peculiarità della strategia degli investimenti di Growth equity è riscontrabile nel loro profilo di rischio-rendimento. Da un lato, si ha la capacità di generare rendimenti più elevati rispetto ai fondi di Buy-out, in quanto si tratta di acquisizioni di quote di minoranza; dall’altra parte, essendo le aziende target in parte già affermate e mature, si riesce a contenere maggiormente il profilo di rischio rispetto ai fondi di Venture Capital.

La profittabilità di tali investimenti ha reso il settore sempre più attrattivo, tanto che dal 2016 ad oggi il mercato globale del Growth equity ha quasi duplicato il proprio volume, raggiungendo un valore di oltre 900 miliardi di dollari di Asset Under Management (AuM). Si tratta del segmento del Private equity che ha registrato l’espansione più sostenuta e rapida nel corso dell’ultimo decennio. Nel periodo tra il 2011 e il 2021 si è assistito ad un tasso annuo di crescita composto (CAGR) pari al 21%, superando sia i fondi di Buy-out che quelli di Venture Capital, cresciuti rispettivamente del 10% e del 16%.

Inoltre, è possibile osservare come i settori di maggior rilevanza e in grado di catturare l’interesse dei fondi di Growth equity risultino essere in linea con i principali driver dell’attuale sviluppo economico-finanziario dei mercati. Si tratta dei seguenti ambiti di investimento:

  • technology,
  • healthcare,
  • financial service,
  • energy.

Negli ultimi dieci anni il valore dei deal realizzati in tali settori è cresciuto significativamente con un CAGR tra il 2011 e il 2021 superiore al 30%, raggiungendo addirittura un picco del 40% per i settori healthcare ed energy.

La dinamicità che ha caratterizzato il mercato del Growth equity è sintomo di come gli investitori siano alla ricerca di nuove modalità e modelli di investimento in grado di garantirne rapidità e profittabilità. Se da un lato la domanda degli investitori risulta essere in continua crescita, l’offerta dei fondi di investimento non tarda ad arrivare cogliendo al volo la sfida e l’opportunità derivante. Infatti, un numero sempre più elevato di top player nell’industria dei fondi di investimenti di Buy-out ha iniziato a promuovere sul mercato nuovi fondi orientati verso una strategia di Growth equity.

La frenesia e l’entusiasmo che caratterizzano tale business non sembrano doversi arrestare, tant’è che le aspettative dei principali player sembrano convogliare nella medesima direzione: il 2022 segnerà un ulteriore aumento del flusso dei capitali destinato agli investimenti di Growth equity.

Fonti:

Growth equity booms as investors embrace private markets, Akila Quinio e Robin Wigglesworth, Financial times (7 gennaio 2007)

Global Private equity report: Chasing Disruption: The Brave New World of Growth Investing, Arpan Sheth, Usman Akhtar, and Bill Halloran, Bain & Company (7 Marzo 2022)