INDICI SINTETICI DI AFFIDABILITA’ FISCALE - ISA

INDICI SINTETICI DI AFFIDABILITA’ FISCALE - ISA
Nei modelli ISA sono inclusi dati contabili e strutturali dell’attività d’impresa o lavoro autonomo per il periodo d’imposta, con ulteriori dati provenienti dall’Agenzia delle Entrate tramite il Cassetto Fiscale. Per le imprese in contabilità semplificata, vanno specificati i valori delle esistenze iniziali e finali di magazzino nel quadro F. Il software per gli ISA fornisce il punteggio complessivo di affidabilità fiscale e punteggi relativi a singoli indicatori, con correzioni congiunturali per il 2023. Se il punteggio è <10, indica importi aggiuntivi per raggiungere il massimo punteggio. Disponibile entro il 15 aprile dell’anno successivo al periodo d’imposta, il software utilizza i dati dell’Agenzia ma il contribuente può modificarne alcuni. Se non modificati, l’Agenzia generalmente non contesta i valori predefiniti, ma il contribuente può fornire spiegazioni aggiuntive nelle “Note aggiuntive” se necessario.
Precalcolate Isa
Gli elementi aggiuntivi necessari per calcolare il punteggio di affidabilità degli ISA per il 2023 e per elaborare una proposta di concordato preventivo biennale per il 2024 e il 2025 sono disponibili nel Cassetto Fiscale del contribuente. Gli intermediari autorizzati ad inviare le dichiarazioni accedono in modo tempestivo al Cassetto Fiscale del soggetto delegato per recuperare i file contenenti tali dati. Le informazioni precalcolate sono fornite in file XML scaricabili dal Cassetto Fiscale e vengono importate nel software di compilazione del modello ISA attraverso la funzione “Importa da file XML”, inserendole nel quadro “Dati forniti dall’Agenzia”. I contribuenti esclusi dagli ISA ma tenuti alla presentazione del modello possono omettere l’acquisizione dei dati precalcolati e compilare il modello ISA senza effettuare il calcolo, specificando la causa di esclusione nel quadro RE/RF/RG del modello REDDITI e allegando il modello ISA a quest’ultimo.
Punteggio di affidabilità
Il punteggio totale di affidabilità fiscale è calcolato prendendo la media dei valori degli indicatori elementari degli ISA, che si suddividono in due categorie: indicatori di affidabilità e indicatori di anomalia. Gli indicatori di affidabilità valutano stime come ricavi, compensi e reddito per addetto, oltre alla gestione delle scorte. Gli indicatori di anomalia individuano discrepanze tra i dati dichiarati e quelli esterni, o situazioni contabili e gestionali non conformi al settore di riferimento. Il punteggio complessivo può essere modificato eliminando anomalie rilevate o dichiarando componenti positivi non registrati nelle scritture contabili
Dichiarazione di ulteriori componenti positivi
Durante i periodi d’imposta in cui vengono applicati gli ISA, i contribuenti possono dichiarare ulteriori componenti positivi nelle loro dichiarazioni fiscali al fine di migliorare il punteggio di affidabilità, a condizione che non siano esclusi da questa possibilità per cause specifiche, ma siano comunque tenuti a presentare il modello per fini statistici. Questi maggiori componenti positivi influenzano la determinazione della base imponibile per IRPEF/IRES e IRAP, e comportano un aumento corrispondente del volume d’affari IVA.
La dichiarazione di questi maggiori importi non comporta l’applicazione di sanzioni e interessi, a patto che il pagamento delle relative imposte sia effettuato entro i termini e secondo le modalità previste per il saldo delle imposte sui redditi, con possibilità di rateizzazione dei pagamenti secondo le normative vigenti.
Omissioni e sanzioni
Se un contribuente non fornisce tutti i dati richiesti per calcolare gli Indici di Affidabilità (ISA), può essere multato da 250 a 2.000 euro. Prima di infliggere la multa, però, l’Agenzia delle Entrate informa il contribuente e gli chiede di correggere eventuali errori. Se i dati mancano del tutto, l’Agenzia può avviare un’indagine basata su stime. I punteggi degli ISA, insieme ad altre informazioni finanziarie, sono importanti per decidere quali contribuenti controllare più attentamente per prevenire l’evasione fiscale. L’Agenzia tiene conto dei punteggi degli ISA dei periodi d’imposta precedenti, specialmente se sono bassi, per pianificare i controlli. Punteggi tra 6 e 7,99 possono richiedere considerazioni aggiuntive prima di avviare controlli.
Dichiarazione integrativa
Quando viene presentata una dichiarazione integrativa che modifica il punteggio ISA rispetto a quello originariamente ottenuto, ciò ha impatti anche sull’analisi del rischio. L’Agenzia delle Entrate considera i risultati dell’ultima dichiarazione ricevuta per valutare il livello di rischio fiscale
Concordato biennale
I contribuenti che svolgono attività d’impresa, arti o professioni e che utilizzano gli Indici Sintetici di Affidabilità possono accedere al concordato preventivo biennale, come stabilito dall’articolo 10 del Decreto Legislativo 13/2024. Tuttavia, tale opportunità è prevista solo se gli ISA sono effettivamente applicati. Di conseguenza, i contribuenti che potenzialmente dovrebbero essere soggetti agli ISA, ma che effettivamente non li applicano per via di una causa di esclusione, non possono accedere al concordato preventivo biennale. Questo viene confermato dalle modalità di adesione al concordato preventivo, come indicate nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 28 febbraio 2024, numero 68718, che richiedono la compilazione del quadro P come parte integrante del modello ISA.