MERCATO M&A Italia 2022 e OUTLOOK 2023

MERCATO M&A Italia 2022 e OUTLOOK 2023

MERCATO M&A Italia 2022

Il mercato M&A si è dimostrato resiliente nel 2022: per certi versi questo risultato è stato inaspettato perché l’andamento dei mercati, lo scenario inflattivo, geopolitico e i costi energetici facevano presagire ben altri scenari.

Tali fattori di disturbo, tuttavia, hanno sicuramente inciso sul mercato, ma nonostante questo il settore delle aggregazioni e acquisizioni ha mostrato lucidità ed efficacia. Eventi disastrosi precedenti, come la pandemia, sembrerebbero aver dimostrato che le operazioni di fusione e acquisizione consentono comunque una crescita rapida al livello di prodotto, di mercato, di processo….

Le operazioni concluse nel 2022 sono superiori a 1000, quasi al pari dell’anno precedente, per un controvalore superiore a 80 miliardi di euro, importo leggermente inferiore al 2021, in cui aveva però inciso il mega deal di Stellantis. (fonte dati KPMG). Secondo la nota multinazionale della revisione e consulenza, l’ultimo trimestre è stato decisivo, poiché ha visto la chiusura delle principali operazioni del 2022, raggiungendo i livelli del 2019 (l’ultimo anno prima della pandemia). Gli operatori finanziari hanno mostrato grande attenzione per il settore energetico e delle infrastrutture, coerentemente con gli investimenti previsti dal PNRR.

Per quanto riguarda il settore dei servizi e delle infrastrutture (che in termini di controvalore copre il 31% del mercato totale), si ricordano importanti operazioni come quella di Holding Reti Autostradali S.p.A che ha acquisito l’88% circa di Autostrade per l’Italia per un controvalore di oltre 8 miliardi di euro e l’acquisto del 70% di Atlantia, con l’obiettivo di delistare la società dal mercato azionario.

Il settore finanziario ha registrato invece oltre 100 operazioni, per un controvalore di 19 miliardi di euro (circa il 24% del mercato totale); le operazioni principali sono state l’acquisizione di PartnerRe, che è il gruppo primario nel mondo della riassicurazione, da parte di Covea per oltre 8 mld. L’altra grande operazione è stata il delisting di Cattolica Assicurazione da parte di Generali, con un controvalore medio di 239 milioni. Prendono piede, inoltre, le operazioni in ambito Fintech, InsurTech e Digital payments.

Il settore energetico, che cuba il 15% del mercato, ha attirato l’attenzione grazie alle direttive europee che favoriscono l’efficienza energetica. L’ultima operazione conclusa nel quarto trimestre del 2022 è la cessione di Enel Transmission Chile al Gruppo cileno Inversiones Grupo Saesa Ltda, per un controvalore complessivo di circa 1,3 miliardi di euro; questa operazione fa parte di un programma di disinvestimento che Enel ha avviato e che prevede la vendita di asset per un ammontare superiore a 21 miliardi che si realizzerà entro il 2023.

I soggetti finanziari più presenti nel mercato si confermano ancora nel 2022 i Private Equity, che concludono due operazioni su tre. Nel corso del 2022 i PE hanno completato 347 operazioni di buy-out su target italiane per un controvalore di 62,4 miliardi di euro (rispetto a 224 operazioni nel 2021 per € 42,6 miliardi) (fonte dati EYX), raggiungendo un record storico sia in termini di valore che di volume. Anche per loro è confermato l’interesse sui settori sopra descritti.

OUTLOOK 2023

Il 2023 appare incognito: la guerra in Est Europa, la nuova ondata di covid- 19 in Cina e le politiche economiche delle banche centrali rendono lo scenario ancora incerto, nonostante il mercato M&A abbia dato prova di grande resilienza nel 2022. Nei primi mesi del 2023 ci si potrebbe attendere un rallentamento nelle negoziazioni, che verranno poi trainate probabilmente dalla continua necessità di innovare, fattore che risulterà a favore del mercato M&A: In questo contesto ancora incerto a livello mondiale e macroeconomico,  saranno rilevanti le scelte di finanza pubblica e non meno importante il PNRR, che trainerà lo sviluppo di alcuni settori, tra cui quelli già coinvolti in parte alla fine del 2022. 

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