Gli operatori del Private Capital

Gli operatori del private capital

Il termine “private capital” comprende attività di investimento nel capitale di rischio di imprese non quotate, con l’obiettivo di generare crescita, sviluppo e valorizzazione dell’impresa oggetto dell’investimento, generalmente nel medio-lungo termine.

Storicamente questa attività veniva esercitata, dapprima negli Stati Uniti e poi in Europa, da soggetti denominati fondi di venture capital o di private equity.

Il recente sviluppo del mercato, anche domestico, ha fatto sì che i soggetti interessati ad agire in qualità di investitori nel capitale di rischio si siano per certi aspetti evoluti o diversificati anche in strutture non tradizionali, quali ad esempio i Club Deals, i Family Offices, i Search Funds, i Pledge Funds, le SPAC, i Fondi Sovrani.

E poi ancora, nell’ambito del cosiddetto “corporate venture capital”: Business Angel, incubatori, acceleratori, piattaforme di equity crowdfunding.

In questo breve contributo, esaminiamo pertanto le principali caratteristiche degli attori del mercato.

VENTURE CAPITAL e PRIVATE EQUITY

La tipica struttura di questi fondi è quella cosiddetta del “fondo chiuso”, nella quale non è consentito ai sottoscrittori il riscatto delle quote in qualsiasi momento, ma unicamente a una scadenza determinata e contestualmente non viene concesso l’ingresso di nuovi soci sottoscrittori una volta che la raccolta è completata.

Questi fondi operano attraverso una struttura che separa il patrimonio raccolto dalla società che lo gestisce.

Coloro che conferiscono la provvista finanziaria sono detti Limited partners, sottoscrittori del fondo, mentre i componenti del team della società di gestione si chiamano General partners.

Come si può notare, la natura dei fondi di venture capital non è diversa e distinta da quella dei private equity, bensì parte di essa.

Le principali differenze tra VENTURE e PRIVATE riguardano sostanzialmente la fase di vita dell’impresa nella quale tali fondi investono e il ticket di ingaggio.

I Venture intervengono generalmente nella fase seed o start-up, difficilmente nella fase later stage, mentre i Private invece intervengono successivamente quando l’impresa si trova in una situazione di sviluppo o maturità, spesso sostituendosi ai primi, a volte quando la Target è in fase di declino.

Per quanto riguarda i cosiddetti ticket di intervento (dimensione dell’investimento e dunque dell’apporto di risorse finanziarie ) generalmente i primi sono di importi molto inferiori rispetto ai secondi.

CLUB DEALS

Si possono definire come sindacati di investimento, generalmente costituiti da imprenditori o soggetti facoltosi allo scopo di investire capitale di rischio in aziende ad alto potenziale per sostenerne lo sviluppo e per ottenere un rendimento in grado di remunerare il rischio dell’investimento medesimo.

Di solito intervengono in modo massiccio non solo dal punto vista finanziario, ma anche nella gestione dell’impresa, spesso diventandone i soci di riferimento o di maggioranza. La partecipazione al club è piuttosto flessibile e permette ai partecipanti di contribuire alla dotazione attraverso disponibilità che possono essere diverse per alcuni ed altri e soprattutto in quanto si consente ai membri di accettare se intervenire finanziariamente in ogni progetto proposto o meno, così da differenziare ciascuno le proprie strategie di investimento.

FAMILY OFFICE

Si tratta di strutture che hanno il compito di gestire il patrimonio di uno o più famiglie facoltose, dopo aver condiviso la strategia di investimento, il grado di rischio che si vuole assumere e il tipo di intervento che si vuole effettuare, direttamente nelle imprese o come sottoscrittori di fondi. La caratteristica di questo tipo di investimenti, per quanto riguarda le società target, è sostanzialmente l’orizzonte temporale, perché spesso l’intervento è a lungo termine o addirittura in modo permanente, allo scopo di conservare la ricchezza più che di massimizzare il profitto dell’investimento stesso.

SEARCH FUNDS

Si possono definire come capitali raccolti per sostenere uno o più progetti di imprenditori, orientati ad opportunità di acquisizione totale, generalmente di PMI.

PLEDGE FUNDS

Si tratta di vere proprie piattaforme di investimento, alle quali partecipano più investitori anche con cifre contenute, sostenendo più progetti. Questa struttura è molto simile a quella vista precedentemente nei club deals. Coloro che partecipano al fondo sono detti members. Essi possono decidere di investire in uno o più progetti attraverso una manifestazione di interesse. Qualora le manifestazioni di interesse fossero sufficienti a finanziare il progetto presentato, viene costituita una società ad hoc per generare l’intervento.

SPAC

A differenza degli altri attori, le Spac sono veicoli quotati sul mercato, non dotate di attività operative proprie, ma che hanno lo scopo di raccogliere capitali per effettuare l’acquisizione di una società non quotata. A seguito di tale acquisizione, definita “business combination”, la Spac incorpora la società acquisita, diventando quest’ultima, a sua volta, una società quotata sul mercato ed i soci della Spac, azionisti di una nuova società operativa. Dopo la raccolta effettuata attraverso il Mercato, il tempo necessario per completare l’operazione di acquisto varia tra i 12 e i 24 mesi; oltre tale limite temporale, in assenza di acquisizioni, la società quotata viene sciolta ed i capitali raccolti vengono restituiti ai sottoscrittori. La business combination deve essere approvata da almeno il 70% degli investitori; i restanti dissenzienti possono esercitare il diritto di recesso ed essere rimborsati delle somme investite.

FONDI SOVRANI

I fondi sovrani sono veicoli di investimento pubblico alimentati da capitali che vengono gestiti in modo separato rispetto alle banche centrali. Sono veri e propri investitori istituzionali costituiti presso paesi con forti disponibilità finanziarie eccedenti rispetto alle richieste delle imprese locali. Essi investono generalmente in aziende di medie grandi dimensioni, che pertanto vengono ad essere possedute, controllate e, spesso, gestite indirettamente da Stati sovrani.

BUSINESS ANGEL

Il business Angel è un investitore informale, che interviene sottoscrivendo il capitale di rischio in qualità di persona fisica. Generalmente imprenditore o manager, comunque appassionato di impresa, finanza le start-up, aiuta le imprese apportando spesso non solo capitale, ma anche esperienza conoscenze e relazioni. Per questi motivi si può affermare che la motivazione di investimento di questi soggetti non è esclusivamente finanziaria.

INCUBATORI

Gli incubatori di start-up sono più che altro luoghi fisici dove i giovani imprenditori possono trovare strutture, servizi, ma anche le competenze necessarie a sviluppare le proprie idee e renderle concrete. Spesso sono strumentali all’acquisizione di capitali. La loro natura è spesso pubblica, regionale, o di matrice universitaria.

ACCELERATORI

Questi ambienti appaiono simili a quelli di cui al punto precedente, gli incubatori, tuttavia l’acceleratore è pensato più che altro per start-up che già esistono e che hanno bisogno di aiuto per far crescere il proprio progetto. In questo caso non si tratta di veri e propri luoghi fisici, ma potremmo definirli come “università delle giovani imprese”.

PIATTAFORME DI EQUITY CROWDFUNDING

Si tratta di piattaforme virtuali che operano su autorizzazione Consob, e che permettono agli imprenditori che cercano capitali per la propria impresa di promuovere il progetto nei confronti di una “folla” (crowd) di terzi soggetti, attraverso un annuncio, un video e la messa disposizione di documentazione a supporto. Nelle piattaforme cosiddette “equity- based”, la finalità è quella di raccogliere capitale di rischio.