Shadow Banking

Shadow Banking

(A cura di Giulia Paolini)

Con il termine Shadow Banking si fa riferimento al sistema finanziario “ombra”, ovvero l’insieme di istituzioni finanziarie che operano erogando servizi bancari (ossia raccolta ed esercizio del credito) senza però essere soggetti alla relativa regolamentazione.

Lo Shadow Banking comprende Private equity, Venture capital, Fondi d’investimento speculativi e tutte le altre Istituzioni che si occupano di erogare forme di finanziamento parabancario; l’unica cosa che queste entità hanno in comune è il non essere delle banche propriamente dette.

Il fenomeno di cui ci occupiamo è stato definito “ombra”, in quanto di fatto le realtà che operano in questo ambito non raccolgono risorse attraverso le fonti “tradizionali”, bancarie, come i depositi dei risparmiatori o l’emissione di bond, ma effettuano la raccolta diretta attraverso prodotti, processi e meccanismi innovativi. Questo sistema di approvvigionamento consente loro di erogare finanziamenti alle imprese in modo più rapido.

Inizialmente questo sistema “atipico” è stato accolto con favore al mercato: si pensava infatti che la presenza di canali alternativi di finanziamento potesse portare effetti positivi nell’economia, favorendo una sana competizione con il sistema bancario, senza pensare tuttavia che non essendo soggette a regolamentazione bancaria, queste entità non erano sottoposte ai limiti di rischi e di leva finanziaria a cui sono soggette invece le banche tradizionali. Secondo la Banca Centrale americana (FED), da quando questo sistema ha iniziato ad operare si è generata una montagna crescente di debiti, con un picco registrato ormai nel 2007 pari a 22 trilioni di dollari, con una distorsione tecnica: gli strumenti utilizzati per raccogliere debito sono principalmente strumenti derivanti da altri prestiti, cosicché ogni debito ha generato un nuovo debito

In questo modo il sistema bancario ombra potrebbe avere accentuato l’instabilità dell’economia, influenzando in particolare le dinamiche stesse di domanda ed offerta di moneta senza che le Banche Centrali riuscissero a controllarne effettivamente la quantità. Non a caso, questo sistema finanziario è diventato tristemente di dominio pubblico soltanto dopo il 2007 e la forte crisi finanziaria che dagli Stai Uniti si è propagata nell’economia mondiale.

E’ innegabile tuttavia che le innovazioni tecnologiche abbiano permesso di muovere risorse finanziarie più velocemente: lo Shadow Banking ha contribuito alla creazione di un sistema finanziario sempre più articolato innovando l’attività bancaria ed avvicinandosi con parametri diversi all’economia reale. Il grande vantaggio di questa realtà “parallela” probabilmente risiede nel poter contare su condizioni agevolate in quanto riferibili a operazioni di debito non soggette alla regolamentazione bancaria.

La rapida ascesa del sistema “ombra” pone l’esigenza di introdurre attività di monitoraggio globali, in modo da intervenire proattivamente per ridurre rischi sistematici e gli eventuali impatti distorsivi sull’economia reale.