Pre-Money Valuation

Valutazione pre-money (con particolare riferimento ad imprese “giovani” e startup)

Di cosa stiamo parlando?

La valutazione preliminare di un’impresa che cerca soci finanziatori, si definisce “pre-money valuation”, letteralmente “valutazione prima dell’ingresso di nuovi capitali di rischio”.

Il valore pre-money viene quindi determinato prima che la società raccolga nuovi capitali ed è perciò un parametro numerico essenziale per stabilire il “peso” societario di coloro che investiranno, a seconda dell’apporto di nuovi mezzi propri. Rappresenta così un vero e proprio punto di partenza per conoscere la quota societaria spettante ai nuovi investitori dopo il relativo (e dedicato) aumento di capitale e, per somma matematica, stabilire il nuovo valore dopo tale intervento, che prende il nome di  “post-money valuation”.

La valutazione pre-money consente anche di stabilire, a seconda della necessità di nuove fonti finanziarie “proprie”, quanta parte della società sarà destinata ai nuovi investitori e quanta rimarrà nella disponibilità degli attuali soci: si tratterà dunque di capire  se l’ingresso dei nuovi soci sconvolgerà gli equilibri societari esistenti e la governance della società, in virtù del peso dei nuovi soci, o se costoro saranno relegati in posizioni di minoranza, più o meno rappresentativa.

Occorre poi sottolineare con enfasi che una valutazione pre-money corretta ed equilibrata risulterà vantaggiosa per tutti, sia per i soci “storici” che per i nuovi investitori.

Così una coerente valutazione “PRE” non dovrebbe mai essere né troppo alta né troppo bassa: in un caso infatti si rischia di apparire fuori mercato e di non risultare attraenti per gli investitori, nell’altro, invece, in caso di successivi step (round) di raccolta finanziaria da terzi, i soci originari si potrebbero trovare facilmente in posizione minoritaria rispetto a chi apporta nuove fonti finanziarie, proprio a causa della pre- money valuation iniziale troppo bassa.

Come si calcola il valore “pre-money”?

Come tutti sappiamo non esiste un solo criterio di valutazione riconosciuto da tutti gli operatori del settore per ottenere tale valorizzazione, in quanto si possono utilizzare diversi sistemi e criteri di valutazione, non senza margine di soggettività, per cui occorre selezionare uno dei tanti metodi teorici ed empirici disponibili o più metodi in combinazione tra loro.

A seconda del metodo prescelto e della ”mano” del valutatore, si potranno altresì ottenere valori che si discostano tra loro anche in modo notevole, a maggior ragione se il tecnico analizza aziende giovani o addirittura startup in fase molto iniziale di sviluppo che non hanno la possibilità di dimostrare una lunga storia alle spalle o garantire (se non sulla carta) una determinata e ponderata crescita. Molte imprese in fase inziale del loro ciclo di vita basano la loro valutazione esclusivamente sul proprio business plan (che deve essere validato in modo attento) e soprattutto sulla bontà della business idea.

 

Pre-money valuation per startup: il Venture Capital Method

Le startup che ricercano capitali di terzi vengono spesso misurate nel loro valore iniziale con il metodo cosiddetto “Venture Capital Method”, di origine americana, sperimentato alla fine degli anni 80 da professori della Harvard Business School.

Si tratta di un metodo che arriva alla determinazione del valore, potremmo dire, per "deduzione", attraverso una serie di calcoli preliminari che hanno lo scopo di detreminare tre distinte grandezze: ROI, Terminal Value e Post-Money Valuation.

Andiamo per ordine ed iniziamo da due fattori/grandezze:

  • il Return On Investment (ROI) atteso
  • il Terminal Value.

Il primo fattore è l’indice di redditività del capitale investito.

La seconda grandezza definisce il prezzo di vendita atteso della target, dopo un periodo compreso tra 5-8 anni.

Atraverso queste prime due grandezze se ne ottiene un terza, la più rilevante, ovvero la "Post - Money Valuation".

Sviluppo del METODO

  • Poiché il  ROI è uguale al rapporto tra Terminal Value e Valutazione post-money:

ROI = Terminal Value / Valutazione post-money

  • ne deriva che:

Valutazione Post-money = Terminal Value / ROI Atteso

 

Ora risulta necessario determinare i due fattori/grandezze: ROI e Terminal Value

Il ROI atteso

Il ROI Atteso - indice di redditività del capitale investito - dipende dalla rischiosità dell’investimento.

Più un’impresa è giovane e maggiore è il rischio di insuccesso, a tal punto che nel mondo delle startup il tasso di “mortalità” risulta essere intorno al 90% circa, ovvero ci si aspetta che 8/9 investimenti su 10 falliscano o non siano in grado di offrire un ROI superiore all’1 x , che consente il recupero completo dell’ammontare investito senza alcun guadagno. Il ritorno dell’investimento proposto (e gradito) dovrebbe perciò gravitare da tra dieci e venti volte il valore investito.

ESEMPIO: Supponiamo un ROI atteso pari a 10x e un Terminal Value pari a 25 milioni di euro.

La formula (2) diventa:

Valutazione Post-money = Terminal Value / ROI Atteso

                                           =     25 M di €       /        10               = 2,5 M di €

 

Terminal Value

Per determinare il Terminal Value di una startup, l’utilizzo di metodi di valutazione basati sull’attualizzazione dei flussi di cassa attesi appare poco funzionale, poiché in questi casi sono assai sono difficili da prevedere. Meglio utilizzare dunque il Medoto dei Multipli, che si basa su indicatori che stimano il valore della società in base a quello di aziende simili, che possono rappresentare un punto di riferimento più attendibile per la valutazione della società target, perché condividono le principali caratteristiche aziendali e finanziarie.

 

E ora il Pre Money

  • Per determinare il valore “PRE” esiste una formula che consente di mettere in relazione pre-money, investimento e post-money.

Di seguito:

  • Qpm post money
  • I importo dell’investimento
  • Vpre la valutazione pre-money
  • Vpost quella post money.

Il rapporto tra le varie voci è dato dalla formula

I+Vpre = Vpost  …………  da cui …….

Vpost – I = Vpre        

           

La quota % di partecipazione al capitale dell’investitore sarà determinata con la seguente formula:

Qpm = (I/Vpost) x 100

 

ESEMPIO:

La valutazione post-money risulta (Vpost) = 4.500.000 € (determinata come sopra: Terminal Value / ROI Atteso)

Importo dell’investimento (I) = 500.000 €

Vpost – I = Vpre                   

4.500.000 € - 500.000 € = 4.000.000 €

La quota post-money (Qpm) è pari quindi a:

 (I/Vpost) x 100

500.000 € / 4.500.000 € = 11,11% (circa)