INFLAZIONE – DEFLAZIONE – STAGFLAZIONE
INFLAZIONE – DEFLAZIONE – STAGFLAZIONE
Definizioni:
Inflazione
L’inflazione è l’aumento progressivo del livello generale dei prezzi o anche la perdita del potere di acquisto della moneta. In altre parole, l’inflazione si verifica quando, durante un dato periodo, con la stessa quantità di denaro si può acquistare una minore quantità di beni e servizi rispetto ad un periodo precedente. Una seconda definizione è la seguente: “l’inflazione è l’aumento dell’offerta monetaria all’interno del sistema economico”. In questo caso si tiene conto della variazione dei prezzi, ma si considera anche un secondo elemento importante, che è quello della quantità di denaro presente all’interno del sistema economico.
Le cause dell'inflazione possono essere distinte, a seconda della loro provenienza, in:
- cause endogene, quando esse traggono origine da fenomeni che si verificano all'interno del paese nel quale si ha l'aumento generalizzato dei prezzi;
- cause esogene, quando esse traggono origine da fenomeni che si verificano in altri paesi, rispetto a quello nel quale si ha l'aumento generalizzato dei prezzi, paesi con i quali si intrattengono una serie di rapporti economici, monetari e finanziari.
Nel dettaglio, diverse sono le cause che provocano l’inflazione in:
- Inflazione da costi
- Inflazione da domanda
- L’inflazione da profitti
- L’inflazione da salari
- Inflazioni da squilibri settoriali
- Inflazione da fisco
- Inflazione da eccesso di moneta
Deflazione
La deflazione indica la discesa generale dei prezzi di beni e servizi che si verifica quando il tasso di inflazione scende al di sotto dello 0%. È il concetto opposto di inflazione. La deflazione non deve essere confusa con la disinflazione, che descrive semplicemente un rallentamento del tasso di inflazione.
Le cause della deflazione sono ascrivibili dalla debolezza della domanda di beni e servizi, cioè da un rallentamento nella spesa di consumatori e aziende, che attendendosi ulteriori cali dei prezzi, creano una spirale negativa. Le imprese produttrici, infatti, non riuscendo a vendere i propri beni e servizi a determinati prezzi, cercano di collocarli a prezzi inferiori.
La deflazione può essere buona o cattiva: è “buona” quando la diminuzione dei prezzi è dovuta ad abbondanza di offerta: generoso raccolto agricolo o progressi tecnologici o salto di qualità nella concorrenza; è “cattiva”, quando è dovuta a bassa domanda.
Si parla spesso di “rischio di deflazione” in quanto un forte calo della domanda comporta spesso un rallentamento dell'attività economica. Il calo dei prezzi è accompagnato dal calo dell'attività economica che ristagna.
Esistono, però, anche aspetti positivi della deflazione, almeno finché questa si mantiene limitata nella consistenza e nel tempo. Il calo dei prezzi aumenta infatti il potere di acquisto dei redditi ed inoltre se nel mercato la competizione spinge le società ad abbassare i prezzi dei propri prodotti, i consumatori ne traggono vantaggio e l'efficienza del sistema viene accresciuta.
In generale, però, la deflazione si presenta come un problema e desta allarme nelle banche centrali e nella politica.
Stagflazione
Stagflazione: è la concomitanza, in un ciclo economico, dei due fenomeni di stagnazione (recessione, cioè mancanza di crescita dell'economia in termini reali) e di inflazione (aumento generale dei prezzi). Il termine nasce negli anni ’70, durante il cosiddetto shock petrolifero, per descrivere una situazione fino a quel momento mai sperimentata. Per gli economisti la crescita dei prezzi è infatti una forma di male necessario per sostenere lo sviluppo dell’economia, mentre di solito la stagnazione è associata alla caduta dei prezzi.